Salvini, agli Stati generali del Turismo Balneare a Roma, ha dichiarato che per le concessioni balneari, ci saranno indennizzi per gli investimenti non ancora ammortizzati
In tema di stabilimenti balneari i veri indennizzi che il governo dovrebbe concedere sono quelli in favore dei consumatori, ingiustamente penalizzati dagli squilibri esistenti nel settore balneare e dai continui aumenti delle tariffe praticate dai lidi. Lo afferma il Codacons, commentando le dichiarazioni odierne del Ministro Matteo Salvini.
Il business degli stabilimenti balneari ha raggiunto in Italia la ragguardevole cifra di 10 miliardi di euro all’anno, ma nelle case dello Stato attraverso i canoni entrano appena 115 milioni annui – denuncia il Codacons – I consumatori che utilizzano i servizi balneari hanno dovuto subire costanti aumenti dei prezzi e delle tariffe praticate dai lidi, al punto che la scorsa estate per affittare un ombrellone e due lettini durante il weekend in uno stabilimento standard, la spesa media in Italia si è attestata tra i 32 e i 35 euro al giorno, arrivando in alcuni casi a quota 700 euro al giorno nelle strutture di lusso.
Uno squilibrio evidente che ha danneggiato negli anni i cittadini e che dovrebbe si portare il governo a studiare indennizzi, ma in favore dei consumatori, e non certo degli operatori balneari – conclude il Codacons.
INTERVIENE ANCHE L’UNC
Il ministro Matteo Salvini, agli Stati generali del Turismo Balneare a Roma, ha dichiarato che per le concessioni balneari, ci sarà un riconoscimento non solo per gli investimenti non ancora ammortizzati ma veri, anche per il valore di quello che è stato fatto.
“Un regalo ai balneari inaccettabile e contrario a quanto richiede l’Ue. Salvini, non solo vuole far recuperare agli uscenti la quota non ammortizzata degli investimenti, cosa giusta, ma vuole costringere il nuovo concessionario a pagare quello vecchio pur di farlo sloggiare, come se fosse un negoziante che ha diritto all’avviamento. Un abuso bello e buono! Chi ha in concessione la spiaggia, infatti, non è il suo proprietario. Le spiagge sono dello Stato!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ospite all’evento.
“Insomma, dopo aver regalato per anni (in violazione della normativa europea) un bene pubblico a dei privati, ora Salvini vuole anche arricchirli, non solo a scapito degli entranti ma anche dei consumatori, visto che poi il nuovo gestore si rivarrà sui suoi clienti, aumentando i prezzi di ombrelloni e sedie sdraio, già ora alle stelle” conclude Dona.