Accordo tra AbbVie e Xilio immunoterapie per ridurre effetti collaterali dell’immunoterapia


AbbVie ha deciso di puntare sulla tecnologia della biotech Usa Xilio Therapeutics, siglando un accordo dal valore potenziale complessivo di oltre 2,1 miliardi di dollari

AbbVie

AbbVie ha deciso di puntare sulla tecnologia della biotech Usa Xilio Therapeutics, siglando un accordo dal valore potenziale complessivo di oltre 2,1 miliardi di dollari. Con questa mossa, AbbVie rafforza il proprio impegno nell’oncologia, acquisendo l’accesso a una piattaforma innovativa per lo sviluppo di immunoterapie tumorali attivate selettivamente.

L’intesa prevede un pagamento iniziale di 52 milioni di dollari, di cui 10 milioni sotto forma di investimento azionario. A questa somma si aggiungono pagamenti contingenti legati al raggiungimento di specifici traguardi, che potrebbero portare il valore totale dell’accordo a circa 2,1 miliardi di dollari. Xilio beneficerà inoltre di royalties progressive sulle vendite dei prodotti sviluppati grazie a questa collaborazione.

L’annuncio della collaborazione ha avuto un impatto immediato sui mercati finanziari, con le azioni di Xilio che hanno registrato un incremento superiore al 113% nelle contrattazioni pre-market. Il notevole interesse degli investitori testimonia l’entusiasmo attorno a questa tecnologia innovativa e al suo potenziale nel rivoluzionare l’immunoterapia oncologica.

Il cuore dell’accordo: la tecnologia di attivazione tumorale
Alla base della partnership tra AbbVie e Xilio vi è la piattaforma proprietaria di quest’ultima, concepita per la progettazione di biologici attivati selettivamente nel microambiente tumorale. Tra le principali innovazioni figurano gli engager di cellule T “mascherati”, molecole che rimangono inattive fino a quando non raggiungono il tessuto tumorale, riducendo così gli effetti collaterali sistemici.

Questa strategia rappresenta un possibile passo avanti nell’immunoterapia oncologica, un settore in cui le terapie tradizionali possono risultare efficaci ma accompagnate da tossicità significativa. L’approccio sviluppato da Xilio punta a ottimizzare la finestra terapeutica, aumentando la selettività dei trattamenti e migliorandone il profilo di sicurezza.

Il ruolo delle metalloproteasi nella selettività terapeutica
Un elemento chiave della tecnologia di Xilio è l’utilizzo delle metalloproteasi della matrice extracellulare (MMP), un gruppo di enzimi coinvolti nella crescita e nella metastatizzazione tumorale. Queste proteine svolgono un ruolo cruciale nella rimodellazione del microambiente tumorale, favorendo la progressione della malattia. La piattaforma di Xilio sfrutta la capacità delle MMP di scindere specifici domini di mascheramento presenti sulle molecole terapeutiche. Questo meccanismo consente di mantenere i farmaci in uno stato inattivo finché non raggiungono il tessuto tumorale, dove vengono attivati in modo mirato.

L’obiettivo di questa strategia è limitare al minimo l’attività del farmaco nei tessuti sani, riducendo gli effetti collaterali e potenziando l’efficacia della terapia. Questo approccio potrebbe tradursi in trattamenti oncologici più tollerabili e maggiormente personalizzati, con benefici potenzialmente significativi per i pazienti.