Mieloma multiplo, buoni risultati con regimi a base di teclistamab


Nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi eleggibili al trapianto autologo di cellule staminali, l’anticorpo bispecifico teclistamab ha profili di sicurezza gestibili e un’elevata efficacia

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Nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi eleggibili al trapianto autologo di cellule staminali, l’anticorpo bispecifico teclistamab in aggiunta alle combinazioni daratumumab più lenalidomide e desametasone (DRd) o daratumumab più bortezomib, lenalidomide e desametasone (DVRd) come terapia di induzione ha profili di sicurezza gestibili e un’elevata efficacia clinica, valutata attraverso i tassi di negatività della malattia residua misurabile (MRD). È quanto emerge dall’analisi intermedia dello studio di fase 2 MajesTEC-5, presentata a San Diego (Usa) durante il 66° congresso annuale dell’American Society of Hematology (ASH).

«Nonostante il recente standard terapeutico definito per la terapia di induzione nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi eleggibili al trapianto (ossia la quadrupletta DVRd, sulla base dei dati dello studio PERSEUS), la combinazione di teclistamab, sia con DVRd sia con DRd, ha permesso di raggiungere la negatività dell’MRD in tutti i pazienti testati, prima della terapia ad alte dosi e del trapianto autologo di cellule ematopoietiche, mostrando un’efficacia superiore rispetto allo standard attuale», ha affermato Marc Raab, dell’Heidelberg Myeloma Center, in Germania, durante la sua presentazione.

Teclistamab nel mieloma multiplo
Teclistamab è un anticorpo bispecifico first-in-class diretto contro l’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) espresso sulle cellule di mieloma e l’antigene CD3 sulle cellule T. È una terapia progettata per legare rispettivamente, da una parte le cellule mielomatose, in maniera molto selettiva, e dall’altra le cellule del sistema immunitario, permettendo loro di entrare in contatto e aiutando quindi il sistema immunitario a combattere il tumore.

Sviluppato da Johnson & Johnson, questo bispecifico è attualmente rimborsato in Italia dall’inizio di ottobre dello scorso anno per il trattamento in monoterapia di pazienti adulti con mieloma multiplo recidivante/refrattario già sottoposti a tre precedenti terapie, tra cui un agente immunomodulatore, un inibitore del proteasoma e un anticorpo anti-CD38, e che abbiano evidenziato una progressione della malattia durante l’ultima linea di terapia.

Lo studio MajesTEC-5
MajesTEC-5 (NCT05695508) è un trial di fase 2 a coorti multiple che si è proposto di valutare regimi terapeutici a base di teclistamab in pazienti con mieloma multiplo di nuova insorgenza eleggibili al trapianto.

Lo studio ha incluso 49 pazienti (età mediana: 58 anni, 16,3% di età ≥65 anni, 63,3% di sesso maschile, 100% di etnia caucasica, 95,9% con performance status ECOG pari a 0-1), affetti da mieloma multiplo di nuova diagnosi eleggibile al trapianto.

I partecipanti sono stati sottoposti a trattamento con teclistamab sottocute in sei cicli in combinazione con DRd (braccio A, 10 pazienti, prima dose dicembre 2022; braccio A1, 20 pazienti, prima dose ottobre 2023) o con DVRd (braccio B, 19 pazienti, prima dose ottobre 2023).

Gli endpoint primari includevano i tassi di eventi avversi e di eventi avversi gravi. Gli endpoint secondari comprendevano, invece, i tassi di risposta e i tassi di negatività alla MRD (misurata con una sensibilità pari a 10-5). Al congresso sono stati presentati i dati provenienti da un’analisi ad interim dei dati di questo studio.

MRD post-induzione negativa nel 100% dei pazienti 
I ricercatori avevano pianificato che la prima valutazione della MRD post-trattamento avvenisse dopo il completamento del terzo ciclo di terapia di induzione e tutti i 49 pazienti dello studio hanno completato i tre cicli.

Per 46 pazienti (su 49) erano disponibili i campioni per la misurazione della MRD e in tutti i casi è stata raggiunta la negatività dell’MRD dopo tre cicli di terapia di induzione, ha riferito Raab.
In tutti i gruppi, la mobilizzazione delle cellule staminali dopo tre cicli di terapia è risultata fattibile, con un numero mediano di cellule CD34-positive pari a 8,4 x 10⁶/kg.

Alla chiusura dei dati, nel settembre 2024, tutti i pazienti nel braccio A avevano completato sei cicli di terapia di induzione, e 14 pazienti nel braccio A1 e 10 pazienti nel braccio B stavano completando gli ultimi due cicli.

Nei pazienti che hanno completato i sei cicli di terapia di induzione, tutti hanno mantenuto l’MRD-negatività.

CRS di grado lieve e nessuna tossicità neurologica
Tra gli eventi avversi emergenti dal trattamento di grado 3/4 che si sono verificati in una proporzione di pazienti pari o superiore al 10% vi sono stati la neutropenia (57,1%), la linfopenia (42,9%) e la leucopenia (18,4%).

Le infezioni sono state comuni, con episodi di grado 3/4 riportati nel 34,7% dei pazienti, ascrivibili principalmente a COVID-19 e a infezioni del tratto respiratorio superiore.

Un paziente ha sviluppato una pancreatite di grado 3. Sebbene il 65,3% dei pazienti abbia sviluppato una sindrome da rilascio di citochine (CRS), tutti gli episodi sono risultati di grado 1 o 2 e nessun paziente ha sviluppato una sindrome neurotossica associata alle cellule effettrici immunitarie (ICANS).

Infine, nessun evento avverso ha portato all’interruzione del trattamento o al decesso.

Risultati molto promettenti da confermare 
«Questa analisi intermedia dello studio mostra che l’aggiunta di un anticorpo bispecifico alle combinazioni standard di cura DVRd o DRd è fattibile e sicura e consente di raggiungere tassi di negatività della MRD senza precedenti già dopo tre dei sei cicli di terapia di induzione», ha dichiarato Raab.

«Si tratta di uno studio di fase 2 con un numero relativamente limitato di pazienti. I risultati molto promettenti dovranno essere confermati in studi randomizzati di più ampie dimensioni», ha concluso l’autore.

Bibliografia
M.S. Raab, et al. Phase 2 study of teclistamab-based induction regimens in patients with transplant-eligible (TE) newly diagnosed multiple myeloma (NDMM): results from the GMMG-HD10/DSMM-XX (MajesTEC-5) trial. ASH 2024; abstract 493. leggi