Mieloma multiplo recidivante/refrattario: le CAR-T bispecifiche KQ-2003 promettenti anche in pazienti con malattia extra-midollare
Il trattamento con KQ-2003, una terapia a base di cellule CAR-T a doppio bersaglio, dirette sia contro l’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) sia contro l’antigene CD19, ha mostrato segnali preliminari di efficacia in uno studio multicentrico di fase 1/2 condotto su un piccolo gruppo di pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario, fra cui anche alcuni con malattia extra-midollare. I risultati preliminari dello studio sono stati presentati a San Diego (Usa) durante il 66° congresso annuale dell’American Society of Hematology (ASH).
«KQ-2003 ha indotto risposte rapide, profonde e durature nei pazienti con mieloma multiplo recidivato/refrattario», ha dichiarato Hua Jiang, del quarto “Ospedale del Popolo” di Shanghai presso l’Università Tongji, in Cina, presentato i risultati dello studio. «Inoltre, KQ-2003 ha mostrato un’efficacia promettente e persistente anche nei pazienti con malattia extra-midollare».
Lo studio
Nello studio (NCT04714827) gli autori hanno valutato in modo prospettico l’efficacia delle CAR-T KQ-200 in 23 pazienti con mieloma multiplo recidivato/refrattario, di cui 14 (60,9%) con malattia extra-midollare.
Tutti i partecipanti erano già stati sottoposti a uno o più trattamenti, comprendenti un inibitore del proteasoma, un farmaco immunomodulatore, un anticorpo monoclonale anti-CD38 o una combinazione di questi farmaci.
I pazienti sono stati sottoposti a una chemioterapia linfodepletiva seguita da una singola infusione di KQ-2003 a uno dei tre livelli di dose previsti dal protocollo dello studio. Nello specifico, tre pazienti sono stati trattati con il livello di dose 1 (DL1) di 1 x 106 cellule, 11 con il livello di dose 2 (DL2) di 2 x 106 cellule e 9 con il livello di dose 3 (DL3) di 3 x 106 cellule.
Risposta parziale molto buona o migliore nel 100% dei pazienti
La risposta ematologica complessiva è risultata valutabile in 18 pazienti; di questi, il 100% ha raggiunto una risposta parziale molto buona o migliore, e il 90% e il 100%, rispettivamente, hanno ottenuto una risposta completa stringente o una risposta completa ai livelli di dose DL2 e DL3. Il tempo mediano per raggiungere una risposta completa stringente o una risposta completa è stato di 2,7 mesi.
La negatività della malattia residua misurabile (MRD), misurata con un livello di sensibilità pari a 10-5, è stata raggiunta dall’83% dei pazienti a 3 mesi e dall’82% a 6 mesi dopo l’infusione delle cellule CAR-T.
Sopravvivenza a 6 mesi di oltre l’85%
Il tasso di risposta alla PET nei pazienti con malattia extra-midollare è risultato dell’85,7%. Circa due terzi (il 64,3%) dei pazienti con malattia extra-midollare hanno mostrato una risposta metabolica completa, il 21,4% una risposta metabolica parziale e il 14,3% una malattia metabolicamente stabile.
La sopravvivenza libera da progressione (PFS) a 6 mesi è risultata dell’86,5%, mentre la sopravvivenza globale (OS) a 6 mesi è risultata numericamente simile, e pari all’86,2%.
Non sono state osservate differenze di PFS o OS tra i pazienti con o senza malattia extra-midollare e le mediane di PFS e OS non sono state raggiunte.
Tra i pazienti per i quali erano disponibili dati di follow-up, quelli con cellule CAR-positive rilevabili nel sangue periferico sono risultati il 66,7% a 6 mesi e il 50% a 12 mesi.
Pochi casi di CRS di grado 3
Sul fronte della sicurezza, sono stati registrati due decessi legati alla terapia durante lo studio; in totale i decessi sono stati quattro. Quasi tutti i pazienti (90%) hanno sviluppato una sindrome da rilascio di citochine (CRS), ma il tasso di CRS di grado 3 è stato basso, e pari al 5%.
In circa un quarto dei pazienti (25%), inoltre, si è osservata una sindrome neurotossica associata alle cellule effettrici immunitarie (ICANS), di grado 3 nel 10% dei casi, e non si sono registrate tossicità limitanti la dose.
Bibliografia
H. Jiang, et al. A prospective investigator-initiated phase 1/2 study of BCMA/CD19 dual-targeting CAR T therapy in patients with relapsed/refractory multiple myeloma including those with extramedullary disease. ASH 2024; abstract 923. leggi