A “Linea Azzurri” su Rai Italia e RaiPlay la campionessa di tiro a volo Silvana Stanco. Un omaggio ai campioni sportivi e alle loro terre
Terzo appuntamento in arrivo per “Linea Azzurri”, il programma dedicato ai campioni dello sport italiano, che andrà in onda sabato 8 marzo alle 16.30 – orario di New York – su Rai Italia e l’indomani sarà disponibile sulla piattaforma di RaiPlay. In questa puntata, ambientata a Sturno in provincia di Avellino, Angela Tuccia incontrerà Silvana Stanco, una campionessa di tiro a volo che, con impegno e sacrificio, ha trasformato la sua passione per lo sport in un percorso straordinario, culminato nell’argento alle Olimpiadi di Parigi 2024. Un traguardo che non è solo il frutto di anni di allenamenti intensi, ma anche di un legame profondo con la sua terra e con la sua famiglia, che l’ha sempre sostenuta in questa avventura umana e professionale.
Con la giornalista Lucia Petraroli, inoltre, Angela Tuccia affonterà il tema della Sostenibilità legata allo sport e ai territori al centro della puntata. Il fiore all’occhiello della seconda stagione di “Linea Azzurri”, ancora una volta, è rappresentato dalla partecipazione di Giovanni Malagò, presidente del CONI, che ha rinnovato il patrocinio morale, a cui, da questa edizione, si aggiunge anche quello del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – novità di questa stagione – visto che particolare attenzione è rivolta alla sostenibilità nello sport, in linea con il protocollo CONI-MASE sottoscritto l’11 luglio 2024.
Gli altri protagonisti delle seconda stagione di “Linea Azzurri”, dopo Terryana D’onofrio, Giovanni De Gennaro e Silvana Stanco, saranno: Ludovico Viberti (nuoto), Angela Andreoli (ginnastica artistica) e Amanda Embriaco (paracanoa). Storie di sacrificio, passione e resilienza che rappresentano il meglio dello sport italiano e offrono uno spaccato di umanità e determinazione.
“Linea Azzurri”, ideato da Angelo Maietta, in ogni episodio propone un viaggio unico tra memoria e territorio, svelando i luoghi simbolo dell’infanzia e i sapori che hanno segnato i primi passi degli atleti, fino ai più importanti traguardi raggiunti. Il racconto diventa così un omaggio alle radici dei campioni, trasformandoli in autentici testimonial delle loro terre.