Nei bambini e negli adolescenti con obesità, una buona risposta al trattamento comportamentale per la perdita di peso ha ridotto il rischio di sviluppare diabete di tipo 2
Nei bambini e negli adolescenti con obesità, una buona risposta aI trattamento comportamentale per la perdita di peso ha ridotto il rischio di sviluppare diabete di tipo 2, ipertensione e dislipidemia in età adulta, secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista JAMA Pediatrics.
«Una risposta positiva ai trattamenti comportamentali per l’obesità nei bambini e negli adolescenti migliora la salute a breve e a lungo termine» hanno scritto il primo autore Resthie Putri, ricercatore post-dottorato presso il dipartimento di epidemiologia medica e biostatistica del Karolinska Institutet di Solna, Svezia, e colleghi. «Tuttavia l’entità della perdita di peso necessaria per mitigare, o addirittura eliminare, i risultati a lungo termine correlati all’obesità non è ancora stata stabilita».
I ricercatori hanno condotto uno studio di coorte prospettico su 6.713 bambini e adolescenti con obesità (56,3% maschi, età media 12,1 anni, intervallo inter quartile IQR 10,1-14,3 anni) nello Swedish Childhood Obesity Treatment Register (BORIS) sottoposti al trattamento per l’obesità in Svezia per almeno 1 anno tra il 1996 e il 2019. Ogni partecipante è stato abbinato a cinque soggetti della popolazione generale per confrontare la prevalenza di esiti cardiovascolari, come diabete di tipo 2, ipertensione e dislipidemia in età adulta. Il follow-up è perdurato fino al compimento dei 30 anni dei partecipanti o al 31 dicembre 2020.
Al basale il punteggio di deviazione standard dell’indice di massa corporea (BMI) mediano era 2,82 (IQR 2,56-3,14). Dopo una durata media del trattamento di 3 anni (IQR 1,8-4,9), il 22,4% dei giovani ha raggiunto la remissione dell’obesità, il 15,9% ha avuto una buona risposta al trattamento (ovvero ha perso almeno il 5% del BMI), il 18,2% ha avuto una risposta scadente (il BMI è aumentato di almeno il 5%) e il 43,4% ha avuto una risposta intermedia (aumento o riduzione del BMI inferiore al 5%).
Risposta al trattamento dell’obesità pediatrica associata a ridotta morbilità a lungo termine
L’incidenza di diabete di tipo 2, ipertensione, dislipidemia, chirurgia bariatrica per la perdita di peso, depressione e ansia è risultata più bassa nella popolazione generale. Nella popolazione dello studio, tali esiti si sono verificati meno frequentemente tra i partecipanti che hanno raggiunto la remissione dell’obesità o hanno avuto una buona risposta al trattamento, mentre quelli con una risposta scadente hanno mostrato l’incidenza più alta.
Rispetto al gruppo con risposta scadente, i soggetti nei gruppi remissione dell’obesità (HR aggiustato = 0,16), buona risposta al trattamento (aHR = 0,42) e risposta intermedia (aHR = 0,55) avevano meno probabilità di ricevere una diagnosi di diabete di tipo 2 da adulti.
Inoltre, i pazienti nei gruppi remissione (aHR = 0,14), buona risposta (aHR = 0,42) e risposta intermedia (aHR = 0,49) avevano un rischio ridotto di necessitare della chirurgia bariatrica rispetto al gruppo con risposta scadente.
La remissione dell’obesità ha ridotto il rischio di sviluppare ipertensione e dislipidemia rispetto al gruppo con risposta scadente (rispettivamente aHR = 0,4 e aHR = 0,22), e i partecipanti che hanno avuto una buona risposta al trattamento avevano anche meno probabilità di ricevere una diagnosi di dislipidemia (aHR = 0,31).
Al follow-up, 21 pazienti erano deceduti. Rispetto al gruppo con risposta scadente, quelli nel gruppo con risposta intermedia avevano meno probabilità andare incontro a mortalità prematura (aHR = 0,3), così come i gruppi con buona risposta buona e remissione dell’obesità combinati (aHR = 0,12).
La risposta al trattamento dell’obesità non ha influenzato il rischio di depressione, ansia o fratture.
In sintesi, questo studio di coorte prospettico a livello nazionale ha dimostrato l’associazione tra una risposta benefica al trattamento dell’obesità pediatrica e un riduzione del rischio di eventi correlati all’obesità nella giovane età adulta, a eccezione di depressione o ansia. In particolare, è stata osservata una marcata diminuzione del rischio di diabete di tipo 2, dislipidemia e mortalità prematura, in particolare nei gruppi con una migliore risposta al trattamento dell’obesità pediatrica. Tuttavia, solo la remissione completa dell’obesità infantile è stata associata a una riduzione evidente a lungo termine del rischio di ipertensione.
«Anche se si è trattato di uno studio esemplare con implicazioni di vasta portata, ci sono delle limitazioni da considerare, alcune delle quali potrebbero essere disponibili nei dati ma non presentate» hanno scritto in un editoriale di accompagnamento Leonard Epstein, responsabile della divisione di medicina comportamentale presso la University of Buffalo Jacobs School of Medicine and Biosciences di Buffalo, New York, e colleghi. «Gli autori non hanno fornito dati sul tipo di trattamento, un elemento importante dato che approcci differenti possono comportare esiti diversi».
Gli editorialisti hanno fatto presente che l’American Academy of Pediatrics (AAP) raccomanda un trattamento intensivo di durata da 3 mesi a 1 anno, che è molto più breve della durata mediana di 3 anni del trattamento tra i partecipanti allo studio, e questo rende difficile confrontare i risultati con gli studi statunitensi.
Referenze
Putri RR et al. Effect of Pediatric Obesity Treatment on Long-Term Health. JAMA Pediatr. 2025 Jan 21.