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Dermatite atopica pediatrica: crema a base di ruxolitinib all’ 1,5% efficace

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Dermatite atopica pediatrica: secondo un nuovo studio, pubblicato sull’American Journal of Dermatology, la crema a base di ruxolitinib all’ 1,5% si è dimostrata sicura ed efficace

Secondo un nuovo studio, pubblicato sull’American Journal of Dermatology, la crema a base di ruxolitinib all’ 1,5% si è dimostrata sicura ed efficace nel trattamento di bambini e adolescenti con almeno il 35% della superficie corporea interessata dalla dermatite atopica.

Un precedente trial sul massimo utilizzo aveva già evidenziato l’efficacia e la tollerabilità generale della crema al 1,5% di ruxolitinib in soggetti pediatrici con una BSA (body surface area) interessata superiore al 25%.
Nel presente studio, Stein Gold e colleghi hanno valutato l’efficacia e la sicurezza del prodotto topico in pazienti con una BSA interessata superiore al 35%.
Ruxolitinib crema all’1,5% è un inibitore selettivo delle janus chinasi (JAK)-1 e -2, utilizzato come monoterapia non steroidea per il trattamento della dermatite atopica.
Questo trattamento ha dimostrato attività anti-infiammatoria e antipruriginosa ed è risultata ben tollerata in uno studio di fase 3 condotto su pazienti di età compresa tra 2 e 11 anni con dermatite atopica (AD) da lieve a moderata.

Nonostante permangano alcune preoccupazioni riguardo la sicurezza degli inibitori JAK, l’efficacia di questi trattamenti ha spinto i ricercatori a valutare il loro impiego in diverse popolazioni, inclusa quella pediatrica.
Ventinove pazienti (età mediana 5 anni; range 2-11 anni; 16 femmine; 48,3% bianchi; 37,9% neri) hanno applicato la crema due volte al giorno su tutte le lesioni per un periodo massimo di 4 settimane, per poi continuare a utilizzarla solo sulle lesioni attive fino a 52 settimane.

«Lo studio ha evidenziato che la ruxolitinib crema ha dimostrato sicurezza ed efficacia costanti in questi pazienti pediatrici con dermatite atopica estesa», ha dichiarato il dr. Jim Lee, vicepresidente e responsabile dell’infiammazione e dell’autoimmunità presso Incyte. «L’uso on-demand della crema oltre la settimana 4 ha garantito un buon controllo della malattia fino alla settimana 52 e miglioramenti sostenuti nei risultati riportati dai pazienti».

I dati mostrano una riduzione della BSA interessata, passando dal 58% al basale all’11,4% alla settimana 4 e al 2,2% alla settimana 52. Alla settimana 4, il 76,9% dei pazienti ha raggiunto un miglioramento del 75% dell’EASI (Eczema Area and Severity Index) e il 57,7% ha ottenuto un miglioramento del 90%.
Eventi avversi emergenti dal trattamento sono stati segnalati in 9/29 pazienti (31,0%); durante il periodo di studio non sono stati riscontrati eventi avversi di particolare interesse (ossia, nessuna infezione grave, neoplasia, evento cardiovascolare avverso maggiore o trombosi).

Le concentrazioni medie di ruxolitinib e le concentrazioni plasmatiche allo stato stazionario, misurate durante il periodo massimo di utilizzo di 4 settimane, sono risultate simili tra i vari gruppi di età, con valori inferiori alla concentrazione inibitoria a metà massima per la mielosoppressione mediata da JAK negli adulti (definita 281 nm).
Sebbene due pazienti con una BSA interessata al basale pari o superiore all’83% abbiano mostrato livelli superiori a tale limite, hanno completato il periodo di trattamento di 52 settimane senza segnalare eventi avversi emergenti o alterazioni nei parametri ematologici e nei marcatori ossei.

I miglioramenti nei risultati riferiti dai pazienti e nelle misurazioni della qualità della vita sono stati in linea con i risultati di efficacia. «Questo rapido miglioramento sia dei sintomi che dei segni della dermatite atopica nei pazienti moderati-severi era già stato osservato in studi precedenti», ha spiegato il dr. Lee. «Ora tale beneficio è stato replicato anche in pazienti più giovani, fornendo ulteriori dati per i soggetti con malattia più estesa».

In conclusione, le lesioni da AD si sono ridotte di dimensione e il prurito è diminuito nelle prime 4 settimane di trattamento, comportando una riduzione successiva della quantità di crema applicata. Il controllo della malattia è stato mantenuto per un periodo fino a 52 settimane con l’uso on-demand della crema di ruxolitinib e con una buona tollerabilità. Secondo gli autori questi risultati contribuiscono a confermare la sicurezza e l’efficacia della crema di ruxolitinib nei bambini.

Linda Stein Gold et al.,  A Maximum-Use Trial of Ruxolitinib Cream in Children Aged 2-11 Years with Moderate to Severe Atopic Dermatitis. Am J Clin Dermatol. 2025 Jan 6.
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