Trump opta per una “riorganizzazione” delle truppe in UE. Mentre in Italia 5 basi finiscono nel mirino del Doge, 35mila soldati americani via dalla Germania
Lo spettro della spending review della pubblica amministrazione americana sulla Nato: si rincorrono rumors e timori sulla stampa internazionale di una riorganizzazione, se non di un vero e proprio ridimensionamento, dell’impegno americano in Europa rispetto alla sua tradizionale presenza militare degli Stati uniti nel Vecchio continente.
L’EXPRESSEN: “BASTA CON LE ESERCITAZIONI MILITARE IN SVEZIA ED EUROPA”
Secondo il quotidiano svedese “Expressen” infatti che Stati Uniti avrebbero notificato agli alleati della Nato la loro intenzione di porre fine alla propria partecipazione alla pianificazione di future esercitazioni militari in Europa. Tuttavia si precisa anche che questa iniziativa “non avrà ripercussioni sulle esercitazioni dell’Alleanza già programmate per il 2025, nelle quali gli Stati Uniti svolgono un ruolo importante”.
Secondo le fonti del quotidiano, si tratterebbe di esercitazioni attualmente “in fase di progettazione”, quindi future. Non solo: la testata si interroga se questa decisione potrebbe essere collegata ai piani degli Stati Uniti di ridurre la spesa militare in Europa e di indirizzarla verso altre aree, in particolare nella regione indo-pacifica, per spostare maggiori attenzioni verso la Cina. E arriva alla conclusione che probabilmente, se l’annuncio verrà confermato, significherà che la Svezia e gli altri paesi della Nato saranno costretti a pianificare esercitazioni senza la partecipazione americana o con solo piccole unità americane.
IN ITALIA CINQUE BASI USA NEL MIRINO DEL “DOGE”
E in Italia? I quotidiani “il Sole 24 Ore” e “il Messaggero Veneto” riportano alla luce le recenti “attenzioni” del Doge, il dipartimento per l’efficienza del governo americano guidato da Elon Musk, sulle basi Usa Italiane. A cinque basi statunitensi presenti sul territorio italiano infatti è arrivata una mail destinata ai dipendenti, sia quelli governativi americani che a quelli italiani, che, in sostanza, chiede conto dell’attività svolta nell’ultima settimana. Si tratta di una mail che porta la firma di Pete Hegseth, 29esimo Segretario della difesa degli Stati Uniti arrivata a chi lavora nelle basi di Aviano, Sigonella, Napoli, Camp Darby (Pisa), e Camp Ederle (Vicenza) e che chiede, in dettaglio, di “inviare cinque punti sui risultati ottenuti nella settimana precedente al proprio supervisore diretto entro 48 ore dalla ricezione di questa e-mail”. L’iniziativa di monitoraggio sulla propria attività (e produttività), per quel che riguarda la base di Aviano, anche la sospensione delle carte di credito governative – con tanto di azzeramento dei conti collegati- in dotazione ai dipendenti civili americani e italiani degli uffici acquisti. Si tratta, secondo quando riportato da Il Messaggero Veneto di una decisione del Doge comunicata lo scorso 6 marzo, indicando in 30 giorni la durata della sospensione, con lo scopo di “migliorare la trasparenza della spesa federale”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)