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Studio scopre nuovi fenotipi di rinocongiuntivite nei bambini con asma

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Nuovo studio ha identificato nuovi fenotipi di rinocongiuntivite nei bambini con asma, che potrebbero non essere causati dall’allergia

Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology ha identificato nuovi fenotipi di rinocongiuntivite nei bambini con asma, che potrebbero non essere causati dall’allergia.

“I fenotipi della rinocongiuntivite sono convenzionalmente descritti sulla base della gravità dei sintomi, della durata e della stagionalità e della sensibilizzazione agli aeroallergeni – ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio”. Non è noto, però, se questi fenotipi intercettino pienamente i modelli di sintomi osservati a livello di popolazione.

Di qui il nuovo studio, condotto su una coorte di bambini con asma in ambienti urbani a basso reddito, che sono stati seguiti prospetticamente con un questionario sull’attività della rinocongiuntivite.

Disegno dello studio e risultati principali
I partecipanti allo studio sono stati sottoposti, per un anno, a visite mediche periodiche a cadenza bimestrale sulla base di algoritmi standardizzati.  In questo modo i ricercatori sono stati in grado di identificare le traiettorie dei sintomi della rinocongiuntivite individuali e i cluster di tali traiettorie e hanno confrontato tali cluster in base alle caratteristiche atopiche.

Gli autori dello studio hanno identificato 5 cluster di pazienti sintomatici tra i 619 bambini inclusi: 2 si caratterizzavano per la presenza di sintomi rilevanti (22,5%) ma differivano nel pattern stagionale, 1 presentava sintomatologia di intensità media (13,6%), 1 si caratterizzava solo per la presenza di congestione nasale media (20,4%) mentre l’ultimo cluster per la presenza di sintomatologia di intensità ridotta (43,6%).

I 2 gruppi con punteggi elevati dei sintomi avevano una probabilità significativamente maggiore di includere partecipanti con il fenotipo di rinite allergica perenne con esacerbazioni stagionali e una probabilità ridotta di rinite allergica stagionale.  La rinite allergica perenne, la rinite non allergica e la rinite indeterminata non presentavano differenze di distribuzione nei gruppi.

I 2 gruppi con punteggi elevati dei sintomi, nonostante le diverse manifestazioni stagionali, non differivano nel modello di sensibilizzazione agli allergeni.

Il gruppo con punteggi elevati dei sintomi che utilizzava corticosteroidi intranasali (INS) mostrava una percentuale maggiore di asma difficile da controllare (77% vs 50%, P <0,001) e un aumento della storia familiare di asma (81% vs 63%, P =0,006) e di rinite (P =0,001).

Dopo la valutazione dei fattori ambientali, il gruppo che ricorreva agli INS riferiva più frequentemente umidità in casa (45% vs 29%, P =0,039) e presenza di roditori in casa (34% vs 18%, P =0,019).

Riassumendo
Pur riconoscendo che i risultati ottenuti nello studio potrebbero non essere applicabili a tutti i bambini con rinocongiuntivite, in particolare a quelli senza asma, i ricercatori hanno concluso che “…nei bambini con asma, una suddivisione imparziale per cluster basata sulla frequenza, l’intensità e la stagionalità dei sintomi di rinocongiuntivite rivela fenotipi che differiscono dalle classificazioni convenzionali”.

“Per quanto la sensibilizzazione allergica sia più evidente nei fenotipi con malattia più grave – hanno aggiunto – la sensibilizzazione a specifici aeroallergeni non è collegata ai nuovi fenotipi clinici identificati”.
Di qui la necessità di indagare la presenza di altri fattori che vanno oltre l’allergia per comprendere meglio la patobiologia della rinocongiuntivite, al fine di ottimizzarne il trattamento.

Bibliografia
Togias A et al. Rhinoconjunctivitis symptoms in children and adolescents with asthma: a longitudinal clustering analysis. J Allergy Clin Immunol. Published online January 2, 2025. doi:10.1016/j.jaci.2024.12.1084
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