Il nuovissimo brano di ELSO, ci racconta della dualità della vita di provincia contrapposta alla vita nella city, della bellezza delle piccole cose che viene spesso dimenticata
“Il paese dei balocchi, la vita servita su un piatto d’argento. Il divertimento sfrenato. La carriera scintillante. Il capitalismo che seduce. Cambiare sembrava semplice, almeno sulla carta. Ho mollato tutto per inseguire un sogno. Sono salito su un treno velocissimo. Odio la chiusura mentale. L’insoddisfazione era diventata il mio pane quotidiano.
La routine una malattia che mi consumava. Odiavo la provincia, ma alla fine me la sono portata a Milano”.
Con queste parole ELSO racconta il suo nuovo brano “Milano”, il secondo a pochissimo dall’uscita di “Gentilezza”, fuori per l’etichetta Pioggia Rossa Dischi.
La magia della città, le opportunità infinite e il grande potenziale ma anche il suo potere ammaliante, che seduce, plasma e abbandona senza chiedere come stai.
il nuovissimo brano di ELSO, ci racconta proprio di questo; della dualità della vita di provincia contrapposta alla vita nella city, della bellezza delle piccole cose che viene spesso dimenticata quando si cambia radicalmente ambiente, della sofferenza che il cambiamento comporta e che malamente accettiamo in virtù della realizzazione di un grande sogno: “Son scappato perché m’ha ingoiato l’ambizione, ho visto luccicare, ho lasciato il mare”.
In questo brano, i suoni acidi dei sintetizzatori richiamano i temi della disco anni novanta e si fondono alla voce del cantautore, caratterizzata da un timbro sussurrato che a tratti si fa più violento per dare ancora più importanza e rilievo alle parole del ritornello.