Il trattamento delle metastasi epatiche da carcinoma del colon-retto con la termoablazione produce un numero di effetti collaterali inferiore
Il trattamento delle metastasi epatiche da carcinoma del colon-retto con la termoablazione produce risultati di sopravvivenza globale (OS) simili a quelli dell’ablazione chirurgica, ma con un numero di effetti collaterali inferiore e senza decessi legati al trattamento. È quanto emerge da un’analisi ad interim pre-pianificata dello studio di non-inferiorità di fase 3 COLLISION, pubblicata di recente su The Lancet Oncology.
In pazienti aventi fino a 10 metastasi epatiche da carcinoma colorettale, di dimensioni non superiori ai 3 cm, con un follow-up mediano di 28,9 mesi lo studio non ha riscontrato alcun beneficio statisticamente significativo della termoablazione rispetto alla resezione chirurgica e l’OS non è stata raggiunta in nessuno dei due bracci (HR 1,05; IC al 95% 0,69-1,58; P = 0,83). Al momento del cut-off dei dati, inoltre, erano deceduti rispettivamente il 30% e 32% dei pazienti.
I tassi complessivi di OS a 1, 2 e 5 anni sono risultati rispettivamente del 92,8%, 79,1% e 54,5%. Nei due bracci di trattamento, invece, i tassi di OS sono risultati rispettivamente del 92,7%, 78,5% e 51,2% con la termoablazione, contro 92,9%, 79,6% e 58,0% con la resezione chirurgica.
«Il presupposto che la termoablazione debba essere utilizzata solo per le metastasi epatiche (da carcinoma del colon-retto) non resecabili deve essere riconsiderato e i nostri risultati sono a favore di un approccio più individualizzato del trattamento, che tenga conto delle caratteristiche cliniche specifiche di ciascun paziente e delle competenze disponibili all’interno dell’équipe medica», scrivono Susan van der Lei, del dipartimento di radiologia e medicina nucleare dell’Amsterdam University Medical Center, e i colleghi.
Lo studio COLLISION è stato interrotto in anticipo per motivi etici, in quanto il profilo di sicurezza del trattamento sperimentale è risultato migliore rispetto a quello del trattamento chirurgico. Complessivamente, gli effetti avversi si sono manifestati con frequenza minore nel braccio della termoablazione rispetto al braccio della resezione (19% contro 46%; P < 0,0001), così come gli eventi avversi di basso grado e quelli di alto grado (con un P = 0,004 per entrambi).
Lo studio COLLISION
Lo studio COLLISION (NCT03088150) è un trial multicentrico prospettico randomizzato e controllato condotto in tre Paesi europei: Olanda, Belgio e Italia. L’obiettivo principale dello studio era dimostrare la non inferiorità della termoablazione rispetto alla resezione epatica in pazienti con non più di 10 metastasi epatiche (di dimensioni non superiori a 3 cm) da carcinoma colorettale, resecabili e ablabili.
Sono stati arruolati nel trial 342 pazienti adulti, di cui 300 assegnati in modo casuale in rapporto 1:1 all’ablazione termica o alla resezione chirurgica. Dopo l’esclusione di quattro pazienti a causa della conferma istopatologica di carcinoma epatocellulare (due casi), colangiocarcinoma (un caso) e metastasi di carcinoma ovarico (un caso), sono stati assegnati a ciascuno dei due bracci 148 pazienti.
I pazienti del braccio sperimentale sono stati sottoposti alla termoablazione delle metastasi epatiche con la radiofrequenza o con microonde. Per questi pazienti era consentita la resezione di ulteriori lesioni che non potevano essere sottoposte all’ablazione. I controlli, invece, sono stati sottoposti a resezione di tutte le metastasi epatiche bersaglio, consentendo l’uso dell’ablazione termica per le lesioni non resecabili.
L’endpoint primario dello studio era l’OS, mentre gli endpoint secondari comprendevano la sopravvivenza libera da malattia (DFS), il tempo alla progressione e la sicurezza.
Le caratteristiche dei pazienti
I pazienti del braccio sperimentale e di quello di controllo avevano un’età mediana rispettivamente di 68 anni (range: 29,2-85,7) e 65 anni (range: 31,4-87), e la maggior parte era di sesso maschile (68% e 72%) e aveva un punteggio ASA (American Society of Anesthesiologists) pari a 2 (69% e 82%).
Quasi la metà in entrambi i bracci presentava un indice di comorbilità di Charlson classificato come basso (47% e 47%) e il BMI medio era pari rispettivamente a 26,5 kg/m2 e 26,1 kg/m2.
Inoltre, la maggior parte dei pazienti nei due bracci aveva tumori primari localizzati a livello del retto (39% in entrambi i bracci) o sul lato sinistro (39% e 34%), tumori in stadio 3 (63% e 66%), uno stadio linfonodale 1 (41% e 53%) e non presentava malattia extraepatica alla diagnosi (99% e 100%).
Bibliografia
S. van der Lei, et al. Thermal ablation versus surgical resection of small-size colorectal liver metastases (COLLISION): an international, randomised, controlled, phase 3 non-inferiority trial. Lancet Oncol. Published online January 20, 2025. doi:10.1016/S1470-2045(24)00660-0 leggi