Asma grave: ACQ-5 miglior predittore di remissione a un anno


Studio ha identificato nell’Asthma Control Questionnaire a 5 domande (ACQ-5) a 6 mesi il miglior predittore della remissione a 12 mesi nei pazienti con asma grave eosinofilico

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Uno studio recentemente pubblicato su The Journal of Allergy and Clinical Immunology: In Practice, ha identificato nell’Asthma Control Questionnaire a 5 domande (ACQ-5) a 6 mesi il miglior predittore della remissione a 12 mesi nei pazienti con asma grave eosinofilico trattati con mepolizumab.

Tali risultati sembrano suggerire che la valutazione dei sintomi a 6 mesi è più efficace rispetto a quella a 3 mesi per prevedere la remissione clinica a lungo termine.

Lo studio e i criteri di remissione
I ricercatori hanno analizzato i dati di 255 pazienti (età media 59,3 anni, 58,8% donne) registrati nell’Australian Mepolizumab Registry. L’obiettivo dello studio  era quello di identificare quale parametro tra ACQ-5, dose di corticosteroidi orali, frequenza delle riacutizzazioni e FEV1 post-broncodilatatore fosse il miglior predittore della remissione clinica dopo 12 mesi di trattamento con mepolizumab (100 mg).

Per definire la remissione clinica, i pazienti dovevano soddisfare tre criteri:
• ACQ-5 ≤ 1 dopo 12 mesi
• Nessuna riacutizzazione negli ultimi 6 mesi
• Nessun impiego di corticosteroidi orali negli ultimi 6 mesi

Risultati principali
Seguendo la definizione stabilita nel protocollo dello studio, 78 pazienti (30,6%) hanno raggiunto la remissione. Confrontando i modelli predittivi basati su misurazioni a 3 e 6 mesi, lo studio ha evidenziato che le valutazioni a 6 mesi erano maggiormente accurate nel prevedere la remissione a 12 mesi (P = 0,029).

L’analisi ha dimostrato che un aumento di 1 punto nell’ACQ-5 a 3 mesi riduceva significativamente le probabilità di remissione (OR aggiustato = 0,55; IC 95%, 0,4-0,74).
Lo stesso effetto era ancora più marcato per l’ACQ-5 a 6 mesi (aOR = 0,31; IC 95%, 0,2-0,46). Non solo: anche l’aumento del dosaggio di corticosteroidi orali e la frequenza delle riacutizzazioni a 3 e 6 mesi erano associati a una minore probabilità di remissione.

Dal punto di vista statistico, l’area sotto la curva (AUC) ha confermato che l’ACQ-5 a 6 mesi con un valore soglia di 1,5 era il miglior predittore di remissione (AUC = 0,778), superando gli altri parametri come la dose di corticosteroidi (AUC = 0,638), la frequenza delle riacutizzazioni (AUC = 0,631) e il FEV1 post-broncodilatatore (AUC = 0,522).

Inoltre, una soglia di ACQ-5 < 0,75 ha mostrato una specificità migliore rispetto a 1,5 (84,7% vs. 58,2%).

Implicazioni dello studio e prospettive future
La remissione dell’asma è un concetto sempre più rilevante nel trattamento di questa condizione clinica, soprattutto con l’avvento delle terapie biologiche e alla luce del loro successo ottenuto nella remissione di altre malattie, come le malattie infiammatorie intestinali. Tuttavia, raggiungere la remissione nell’asma è ancora difficile. Per questo, è fondamentale comprendere quali pazienti possono beneficiare maggiormente di queste terapie mirate.

I risultati di questo studio suggeriscono che monitorare i sintomi dell’asma tramite ACQ-5 a 6 mesi potrebbe aiutare a prevedere meglio la remissione a lungo termine nei pazienti con asma eosinofilico grave in trattamento con mepolizumab. Studi precedenti avevano indicato che 3 mesi potevano essere sufficienti per identificare i pazienti con probabilità di remissione, ma questa ricerca evidenzia l’importanza di continuare a monitorare anche coloro che non rientrano tra i “responder precoci”.

E’ auspicabile che vengano condotti nuovi studi che prevedano sia valutazioni funzionali che di alcuni biomarcatori, per confermare quanto osservato in questo studio e migliorare la caratterizzazione dei pazienti con asma eosinofilico grave, in modo da ottimizzare le terapie e aumentare le possibilità di remissione.

Bibliografia
Hamada Y, et al.  Early Treatment Response to Mepolizumab Predicts Clinical Remission in Severe Eosinophilic Asthma. J Allergy Clin Immunol Pract. 2024;doi:10.1016/j.jaip.2024.10.041.
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