Proteste in Macedonia dopo la strage in discoteca


A Kocani, la città della Macedonia del Nord dove domenica mattina un incendio ha distrutto una discoteca provocando una strage, migliaia in piazza per protestare

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Con le bandiere ancora a mezz’asta, il dolore per l’incendio che ha devastato una discoteca uccidendo 59 persone si è trasformato in rabbia. A Kocani, la città della Macedonia del Nord dove domenica mattina un incendio ha distrutto la sede del Pulse, in migliaia sono scesi in strada per chiedere giustizia, prendendosela con la corruzione generalizzata del Paese.

La manifestazione è sfociata presto in violenza: alcuni giovani, lanciando pietre, saccheggiarono un bar che si riteneva appartenesse al proprietario della discoteca.

Nell’incendio sono rimaste ferite anche 155 persone, e ci sono una ventina di indagati, accusati a vario titolo di essere in qualche modo responsabili dell’incendio: 15 sono in detenzione preventiva, tra cui il gestore dello stesso Pulse, il figlio del proprietario e alcuni funzionari pubblici. Il governo guidato dalla destra, al potere dall’anno scorso, ha dichiarato un periodo di sette giorni di lutto nazionale in onore dei defunti. Sono state tenute anche delle manifestazioni commemorative.

Migliaia di studenti si sono riuniti lunedì all’Università di Skopje in una protesta silenziosa che hanno giurato di ripetere ogni giorno nel corso della prossima settimana. Sono previste altre manifestazioni martedì.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)