Il Ministero dell’Agricoltura introduce nuove misure per il fermo pesca 2025, volte a garantire maggiore flessibilità e sicurezza per il comparto
Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste introduce nuove misure per il fermo pesca 2025, volte a garantire maggiore flessibilità e sicurezza per il comparto.
Tra le principali novità, un nuovo sistema di calcolo dello sforzo di pesca che considera esclusivamente il tempo effettivo dedicato alla raccolta, riducendo i consumi di carburante e i costi di gestione, oltre a migliorare le condizioni di sicurezza degli operatori. Questa misura risponde a una richiesta avanzata dai pescatori e sostenuta in sede europea, eliminando il problema delle corse forzate nei trasferimenti tra le zone di pesca e il rientro in porto. Viene inoltre confermata la possibilità per le imprese di scegliere autonomamente i periodi di pesca, adattandoli alle proprie esigenze operative e alle condizioni meteo-marine locali. Rimane anche la possibilità di pescare nei fine settimana e l’eliminazione di giorni obbligatori di fermo pesca.
Un risultato significativo per il settore riguarda lo sforzo di pesca a strascico: per la prima volta non è prevista alcuna riduzione rispetto all’anno precedente.
Queste misure, previste dal decreto firmato dal ministro Francesco Lollobrigida, e supportate dal lavoro del sottosegretario Patrizio La Pietra, confermano l’impegno del Governo nella tutela di un settore strategico per l’economia e la sicurezza alimentare dell’Italia e dell’Europa, garantendo un approccio più attento alle esigenze della filiera e superando politiche che in passato hanno penalizzato le marinerie nazionali.