“L’arte più assurda” è la nuova canzone dei Tramontana


L’arte più assurda di tutte resta la sopravvivenza. Nuovi modi di sconfiggere il quotidiano nel singolo dei Tramontana in radio e online

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L’arte più assurda, il nuovo singolo dei Tramontana, altro non è che la più antica di tutte: la sopravvivenza. Su incroci di chitarre midwest-emo si erge una vigorosa critica nei confronti di un’esistenza insostenibile.

Dal rapido ticchettio di bacchette sui bordi della batteria scaturisce, sia nella forma che nel contenuto, il nuovo singolo dei Tramontana, band alla ricerca di una risposta valida a quale sia L’arte più assurda fra tutte. Ad accelerare il battito, contribuiscono le chitarre di stampo midwest-emo identificative del gruppo, con una voce volutamente grezza e graffiata a fare da balia.

Il mondo invecchia e invecchio insieme a lui” racconta il cantante in un impeto di sconforto, rendendosi presto conto che prendersi una pausa dalla sfida della vita, può essere deleterio. Lungo l’eterna corsa che ci mette in pista ogni giorno, siamo diventati così individualisti da sentirci soli anche mentre stiamo correndo: tutti così allineati eppure così sconosciuti.

Da qui la fantomatica “sopravvivenza”: salutare in modo gentile, vestirsi a modo e arrivare a lavoro puntuali, mentre tutto attorno sembra sgretolarsi nel suo eterno ripetersi. In questo panorama stantio, i Tramontana ritrovano il gesto artistico nella protesta verso una sopravvivenza che avanza solo per inerzia.

L’arte più assurda si configura come un brano di una generazione sconsolata che chiede fatalmente del tempo per riprendersi e capire che succede attorno. Nonostante il timbro vigoroso della band che cavalca gli stilemi dell’emo e dello screamo, la risposta a tale situazione è non-violenta, accogliendo chi in questa vita frenetica soffre l’ansia di essere standardizzato.