Ucciso Salah al-Bardawil: i media palestinesi riportano le immagini del corpo martorizzato dell’alto funzionario di Hamas, morto in un attacco aereo israeliano
Le forze israeliane continuano gli attacchi nella Striscia di Gaza. Nei raid effettuati prima dell’alba sono state “uccise almeno 23 persone tra cui l’alto funzionario di Hamas Salah al-Bardawil e sua moglie“. Lo riporta l’emittente Al Jazeera.
I media filo-Hamas e palestinesi riportano le immagini del corpo martorizzato di al-Bardawil ucciso “in un attacco aereo contro le tende che ospitavano famiglie sfollate a ovest di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale”. L’uomo e la moglie sono stati uccisi “mentre pregavano” per il Ramadan.
Prosegue quindi l’offensiva armata di Israele, che ha rotto il cessate il fuoco con Hamas stretto a Doha a gennaio. Lo scorso 1 marzo è terminata la prima delle tre fasi del cessate il fuoco, che Israele e Hamas avevano concordato a Doha grazie alla mediazione di Qatar, Stati Uniti ed Egitto. L’intesa prevedeva il rilascio di 33 ostaggi israeliani nel corso di ogni fase, a fronte della liberazione di decine di prigionieri palestinesi, l’apertura dei valichi di frontiera all’ingresso di aiuti umanitari e l’uscita progressiva dell’esercito israeliano da Gaza. L’insediamento del presidente Donald Trump alla Casa Bianca il 20 gennaio ha però determinato un cambio di rotta nella linea statunitense. Trump ha ordinato ad Hamas la liberazione in un’unica soluzione degli ostaggi israeliani e proposto un piano per prendere il controllo di Gaza per la ricostruzione: il suo fine ultimo sarebbe trasformarla nella “Riviera del Medio Oriente”. Ciò prevederebbe al contempo l’espulsione della popolazione residente verso Egitto e Giordania: una possibilità, questa, che ha suscitato accuse di “pulizia etnica”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)