Ai Mondiali di atletica indoor a Nanchino, Mattia Furlani, vent’anni compiuti da poco, è il primo italiano di sempre a conquistare l’oro mondiale nel lungo maschile
È una domenica d’oro per l’atletica italiana con il trionfo di Mattia Furlani nel lungo ai Mondiali indoor di Nanchino. Straordinaria impresa dell’azzurro che a vent’anni da poco compiuti vince con 8,30 al termine di una gara molto combattuta- riporta la Federazione italiana di Atletica leggera (Fidal): argento al giamaicano Wayne Pinnock (8,29) e bronzo all’australiano Liam Adcock (8,28).
Tre atleti in due centimetri, ma davanti a tutti c’è il talento reatino che piazza il salto decisivo al secondo turno e sale sul gradino più alto del podio, dopo la splendida serie di medaglie conquistate finora: bronzo olimpico, argento mondiale indoor e argento europeo nella scorsa stagione, argento europeo indoor due settimane fa. È il primo italiano di sempre a conquistare l’oro mondiale nel lungo maschile, dopo i tre titoli di Fiona May al femminile. Due ori e un argento in totale per la squadra azzurra che festeggia l’edizione più vincente della storia nella rassegna al coperto: non c’era mai stato più di un successo nella stessa occasione, mentre viene pareggiato il record di due ori all’aperto (nel 1987, 1995 e 1999).
FURLANI: “SOGNAVO L’ORO, È INCREDIBILE”
“È l’oro che ho sognato e desiderato. Dopo gli Europei indoor sono rimasto concentrato, ci ho creduto fino alla fine di poter competere tra i migliori al mondo. Ci sono riuscito e per me è incredibile!”. Le parole di Mattia Furlani dopo la storica vittoria ai Mondiali indoor di Nanchino nel salto in lungo.
“Ho vinto di un centimetro, ma questo è lo sport- ha commentato- Sono più che contento di aver fatto un’ottima gara, anche se c’è da lavorare dal punto di vista tecnico e si può fare ancora meglio, devo avere più sicurezza nella rincorsa. Il salto a 8,30 è stato bellissimo: puntavo soprattutto a una misura per qualificarmi, poi mi sono accorto che era 8,30! E quello a 8,28 poteva essere molto di più. Per me è qualcosa fuori dal normale, un onore essere il primo azzurro d’oro a un Mondiale nel lungo, ma ci sono ancora tante tappe da fare”.
Questa medaglia intanto l’ha messa in bacheca con una gara da applausi. La stoccata è arrivata al secondo tentativo, con appunto quell’8,30 con pedana quasi perfetta (ha lasciato sull’asse di battuta soltanto 2,5 cm) e con una velocità d’ingresso da brividi: rilevazione ufficiale da 38,30 km/h.
Il bronzo olimpico (8,38 di personale l’anno scorso, 8,37 in questa stagione indoor) ha disegnato il suo meraviglioso ‘tre passi e mezzo’ in aria e si è portato in testa alla gara, subito decollata, anche in virtù degli 8,28 di Adcock e Pinnock. Momentaneamente nono il greco Tentoglou che però guadagna un altro salto, alla luce del meccanismo che, in questa edizione, promuoveva i primi dieci classificati dopo tre turni: un salto da 8,14, misura che lo ha riportato in corsa. In una lotta sempre più accesa: Pinnock si è avvicinato con 8,29, mentre Furlani è atterrato a 8,28 regalando però 16,1 centimetri allo stacco. Nullo poi il quinto salto dell’azzurro, con le posizioni che sono comunque rimaste immutate. Non si migliorati nemmeno all’ultimo tentativo gli avversari, e Furlani, già sicuro dell’oro, ha chiuso con 8,21. Per un centimetro era stato d’argento ai recenti Europei indoor di Apeldoorn, e per un centimetro stavolta si è laureato campione mondiale. È la sesta medaglia azzurra nel lungo nella storia dei Mondiali indoor, dopo l’argento dello stesso Furlani un anno fa e i bronzi di Giovanni Evangelisti (1985, 1987, 1991) e Andrew Howe (2006).
Alla fine l’abbraccio con la mamma e allenatrice Khaty Seck. “Non si può spiegare. Sappiamo io e lei le lacrime versate ad Apeldoorn perché quel giorno valevo di più. Adesso siamo qui a un Mondiale vinto e me lo voglio godere. Ai Mondiali di settembre a Tokyo andiamo per sognare ancora” ha concluso Furlani.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)