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Guerra in Ucraina: oggi funzionari di Russia e Stati Uniti si incontrano per la tregua


Oggi, in Arabia Saudita, i funzionari russi e americani si incontreranno per discutere un cessate il fuoco almeno parziale in Ucraina

trump e zelensky

Un doppio binario, per non definirlo esplicitamente “gioco”, porta Russia e Stati Uniti a parlarsi oggi, in Arabia Saudita. I funzionari russi e americani si incontreranno per discutere un cessate il fuoco almeno parziale in Ucraina: limitare gli attacchi alle infrastrutture energetiche e alle navi nel Mar Nero.

Ma se Trump continua a ribadire che è l’unico a poter fermare la “marcia della morte” in Ucraina “il prima possibile”, per Putin la partita è molto più ampia.

Il New York Times ha raccolto svariati pareri di personalità vicine al Cremlino, dai quali emerge una strategia duplice: da un lato, l’offensiva militare prosegue; dall’altro, Putin sfrutta la volontà di Trump di chiudere il conflitto per ottenere condizioni favorevoli. Il presidente russo punta a un disgelo con Washington, che potrebbe tradursi in vantaggi economici e militari, dalla riduzione della presenza NATO in Europa fino alla ripresa della fornitura di pezzi di ricambio per i jet Boeing russi.

Vyacheslav Nikonov, vicepresidente della Commissione Esteri della Duma, ha rivelato che Trump e Putin stanno sviluppando un “programma bilaterale” non direttamente legato all’Ucraina. Tradotto: la guerra sul campo continua, ma intanto Mosca prova a riscrivere le regole del gioco con gli Stati Uniti.

La domanda chiave è se Trump userà queste trattative come leva per ottenere più concessioni a favore di Kiev o se, frustrato dalle lentezze di Mosca, abbandonerà il dossier. Aleksandr Dynkin, consigliere del ministero degli Esteri russo, avverte: “Trump ama gli accordi rapidi. Se troverà troppe difficoltà, potrebbe accantonare la questione”.

Putin, nel frattempo, non perde occasione per blandire il leader repubblicano. Nel recente incontro a Mosca con l’inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, il presidente russo ha regalato un ritratto di Trump, segnale di un corteggiamento diplomatico che punta a conquistare l’attenzione dell’ex presidente.

Sul tavolo delle trattative, Mosca non si limita alla guerra: Putin vuole garanzie sul futuro dell’Ucraina fuori dalla NATO, una riduzione dell’influenza occidentale in Europa orientale e limiti all’esercito di Kiev. Inoltre, la Russia potrebbe accettare una forza di pace dell’ONU, purché non comprenda paesi NATO.

Il Cremlino spera anche in un allentamento delle sanzioni economiche. Feodor Voitolovsky, esperto vicino ai circoli di potere russi, suggerisce che Mosca potrebbe rimuovere gli Stati Uniti dalla lista dei “paesi ostili” in cambio di un’apertura sui voli commerciali e sulla manutenzione degli aerei russi. Al momento, gli analisti russi non si aspettano una revoca totale delle sanzioni, ma puntano su un indebolimento delle misure restrittive.

Secondo Anastasia Likhacheva, dell’Università di Mosca, una distensione con Washington potrebbe migliorare l’accesso delle aziende russe ai mercati internazionali, con un effetto domino positivo sull’economia russa.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)