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In libreria per Fazi “L’erede” di Camilla Sten


Camilla Sten, stella del thriller nordico, maestra nel creare personaggi sinistri e atmosfere inquietanti, dopo Il villaggio perduto firma un nuovo romanzo bestseller

camilla sten

«Mi chiamo Eleanor e soffro di una malattia che poche persone conoscono: la prosopagnosia. Ormai sono diventata piuttosto brava a spiegare alla gente di cosa si tratta: d’altronde devo farlo praticamente tutti i giorni. Prosopagnosia. Significa che il mio cervello non registra i volti umani come accade alle altre persone. Non riconosco le facce, quindi devo memorizzare altri segni distintivi, tipo il colore dei capelli, delle unghie smaltate, un profumo particolare. No, non è molto comodo alle feste. Sì, è una buona scusa, solo che non è una scusa: è la mia vita. Non riconosco nemmeno me stessa allo specchio.»

Verità inconfessabili sepolte nel tempo. Una storia familiare disseminata di segreti. E una casa che non li lascerà mai andare. Eleanor convive con la prosopagnosia, l’incapacità di riconoscere i volti delle persone. Un disturbo che causa stress, ansia acuta, e può farti dubitare di ciò che pensi d sapere. Una sera la ragazza si reca a casa della nonna Vivianne per la consueta cena domenicale. Ad accoglierla sull’uscio non trova però la nonna, ma una persona cui non riesce a dare un nome, che scappa via per le scale. Dentro casa, la nonna è distesa sul tappeto accanto a un paio di forbici con le lame spalancate. Nella stanza, odore di ferro e carne. La nonna, quella nonna che l’ha cresciuta come una madre, è stata uccisa. Passano i giorni, e l’orrore di essersi avvicinata così tanto a un assassino – e di non sapere se tornerà – inizia a prendere il sopravvento su Eleanor, ostacolando la sua percezione della realtà. Finché non arriva la telefonata di un avvocato: Vivianne le ha lasciato in eredità una tenuta imponente nascosta tra i boschi svedesi. È la casa in cui suo nonno è morto all’improvviso; un posto remoto, che da oltre cinquant’anni custodisce un passato oscuro. Eleanor, il mite fidanzato Sebastian, la sfrontata zia Veronika e l’avvocato vi si recano in cerca di risposte. Tuttavia, man mano che si avvicinano alla scoperta della verità, inizieranno a desiderare di non aver mai disturbato la quiete di quel luogo. Chi era davvero Vivianne? Quali segreti si è portata nella tomba? I segreti non muoiono, mi sussurra Vivianne nella mia testa. Nulla veramente muore, Victoria. Io sono ancora qui. O no?