Si indaga per istigazione al suicidio sulla morte di Davide Garufi, un giovane tiktoker di 21 anni trovato morto mercoledì sera nella sua casa di Sesto San Giovanni
Si indaga per istigazione al suicidio sulla morte di Davide Garufi, un giovane tiktoker di 21 anni trovato morto mercoledì sera nella sua casa di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Il giovane si è suicidato sparandosi. Conosciutissimo sui social per gli sketch di vita quotidiana, Garufi a partire da un paio di anni fa aveva raccontato la transizione di genere e la scelta di farsi chiamare Alexandra, donna transgender. Poi però, più di recente, aveva ricominciato a usare anche il nome Davide, spiegando di sentirsi non binario.
La transizione di genere e suo percorso avevano provocato polemiche e commenti spiacevoli sotto il suo profilo. Oltre a tante ironie sulla scelta di chiamarsi Alexandra e a tanti commenti transfobici, la scelta di tornare al nome Davide aveva spinto molte persone a mettere in dubbio la veridicità del suo percorso e a insultarlo anche per questo. Sono stati proprio tutti questi commenti e insulti presenti sui social – definiti “bullismo transfobico” da Sinistra italiana – che avrebbero portato gli inquirenti a concentrarsi sull’eventuale possibilità di essere di fronte a un’istigazione al suicidio. Molti di questi commenti erano sotto al post in cui aveva raccontato la transizione di genere.
Il 21enne lavorava come commesso in un negozio di scarpe in un centro commerciale a Sesto San Giovanni. Era molto conosciuto per i video pubblicati su TikTok e su Instagram.
Sinistra italiana oggi, in una nota, ha espresso “dolore e rabbia” per la morte di “Alex/Davide Garufi” e lo ha definito “vittima di bullismo transfobico“. Poi la nota prosegue sostenendo che la sua morte sia “frutto della cultura tradizionale che trova sostegno nei movimenti anti-scelta e nella destra intollerante”. Garufi, continua la nota, “ha avuto il coraggio di fare coming out come donna transgender su TikTok, chiedendo di essere chiamatə Alexandra e annunciando con fierezza l’inizio della terapia ormonale. Da quel momento, Alex (Davide) è statə vittima di violenti episodi di bullismo e transfobia, sia online che nella vita quotidiana”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)