Il sindaco di Istanbul arrestato valeva 15 milioni di voti: Il rivale di Erdogan alle presidenziali è accusato di corruzione e la protesta in Turchia non si ferma
Oltre 15 milioni di voti per Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul, sospeso dalle sue funzioni e arrestato con l’accusa di “corruzione”: a sceglierlo come candidato presidente per il Cumhuriyet Halk Partisi (Chp), il Partito popolare repubblicano, sono stati cittadini di tutte e 81 le province della Turchia. Le primarie, che avevano una sola opzione per i votanti, si sono tenute in giorni di contestazioni, proteste di piazza e fermi di polizia. Secondo il ministro dell’Interno Ali Yerlikaya, “tra il 19 e il 23 marzo sono stati arrestati 1133 sospetti coinvolti in attività illegali”.
Secondo l’Associazione per gli studi sui media e la legalità (Mlsa), una ong turca impegnata nella difesa dei diritti umani, stamane a finire in manette sono stati anche dieci giornalisti prelevati nelle loro abitazioni a Istanbul e a Smirne.
In Turchia le elezioni presidenziali sono in programma nel 2028. A guidare il Paese è dal 2002 Recep Tayyip Erdogan, prima come capo del governo e poi come capo dello Stato.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)