Come aiutare i giovani a riconoscere le relazioni tossiche: “Crush. La storia di Matilde” da oggi in prima tv su RaiPlay e Rai Gulp
Dopo l’anteprima su RaiPlay, arriva in prima tv il quarto capitolo della collana originale “Crush” ideata da Simona Ercolani. La nuova serie, “La storia di Matilde”, debutterà mercoledì 26 marzo alle ore 20.50 su Rai Gulp e sarà trasmessa dal lunedì al venerdì. Tutte le puntate, dieci nuovi episodi, sono sempre disponibili su RaiPlay. La nuova stagione punta ad aiutare gli adolescenti a riconoscere i segnali di allarme di una relazione tossica – dalla gelosia al controllo fino alla violenza – e indicare loro le modalità per trovare una via d’uscita.
“Crush. La storia di Matilde” è un racconto di emancipazione e consapevolezza: attraverso la storia di Matilde, la serie affronta il tema delle relazioni tra adolescenti, invitando il giovane pubblico a riflettere sull’importanza di riconoscere i segnali di un rapporto disfunzionale e di trovare la strada per uscirne. Episodio dopo episodio, “Crush. La storia di Matilde” mette a nudo una relazione che, dietro alla maschera dell’amore, si fonda sul controllo e sulla manipolazione, che confina la protagonista in una vera e propria prigione emotiva. Solo grazie all’amicizia e al sostegno delle persone care, Matilde riuscirà a ritrovare la strada verso la propria libertà e identità. L’amicizia, l’importanza dello sport come strumento fondamentale nella costruzione dell’identità e l’impegno per una moda più sostenibile sono gli altri elementi della serie che conserva intatte tutte le caratteristiche che la rendono un prodotto dal quale emerge un ritratto del variegato mondo degli adolescenti nel loro cammino verso l’età adulta.
Lo spunto della serie arriva non solo dai recenti e drammatici fatti di cronaca, ma anche da risultati inquietanti di alcune ricerche sulla percezione degli adolescenti sulla violenza di genere. Secondo un recente rapporto di Save the Children (“Le ragazze stanno bene? Indagine sulla violenza di genere onlife in adolescenza”, realizzato in collaborazione con Ipsos nel 2024), per molti adolescenti (il 30%), la gelosia è un segno di amore e per alcuni di loro (17%) è persino accettabile che in una relazione intima scappi uno schiaffo ogni tanto. Sempre secondo la ricerca, il 65% delle o degli adolescenti che hanno (o hanno avuto) una relazione, ha subìto comportamenti di controllo: come la richiesta di non accettare contatti sui social, di controllare il cellulare, di non vestirsi in un certo modo o addirittura di usare la geolocalizzazione e di condividere le password di social e telefono.
Sul tema della violenza maschile contro le donne, è stata fondamentale la consulenza di D.i.Re Donne in rete contro la violenza. La rete nazionale di associazioni antiviolenza, che porta in molte scuole italiane dei progetti di prevenzione per favorire un vero e profondo cambiamento culturale per sradicare la violenza basata sul genere, ha aiutato sceneggiatori e produzione nel racconto delle modalità con cui una ragazza, insieme con le persone che le sono vicino, può reagire a comportamenti violenti e persecutori, ricorrendo anche all’aiuto dei centri antiviolenza.
“Siamo davvero contente – ha dichiarato Antonella Veltri, presidente D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza – che un tema così importante e attuale sia reso fruibile per le giovani generazioni. Non possiamo più permetterci di procrastinare il cambiamento culturale fondamentale per l’eliminazione della violenza maschile alle donne e questo può arrivare solo dalla conoscenza e dalla consapevolezza. Siamo grate alla produzione per averci coinvolte e per aver preso in considerazione il nostro punto di vista, nell’elaborazione dei contenuti”.
Nella serie, che ha ottenuto il patrocinio della Federazione Italiana Scherma, lo sport è la grande passione di Matilde. La scherma è una realtà in cui esprime il suo talento, costruisce la sua identità e i rapporti con l’altro, un universo di valori positivi che, quando viene minacciato dal comportamento manipolatorio di Marco, fa scattare in lei la scintilla che la aiuterà a reagire.
Il Club Scherma Roma ha ospitato le scene dedicate agli allenamenti e alle gare, realizzate grazie alla consulenza sportiva della Maestra di Spada Giulia Di Martino che ha seguito personalmente il cast e curato in ogni dettaglio la resa sportiva.
La serie è composta da dieci episodi da 25 minuti ciascuno e si avvale di un cast di giovanissimi ma promettenti attori, a cominciare da Fiamma Parente (Matilde). Accanto a lei Federica Franzellitti (Alessia), Anita Ferraro (Chiara), Dario Naglieri (Marco), Nicola Cuneo (Luca) e la content creator Aurora Sheaves, special guest. La serie si è avvalsa anche della consulenza della psicologa e psicoterapeuta Luigia Cimmino. La regia è di Raffaele Androsiglio.
La serie – prodotta da Stand By Me in collaborazione con Rai Kids – sfrutta il doppio senso del termine inglese “crush”, che vuol dire innamoramento, ma anche schiacciare, per esplorare luci ed ombre della vita dei preadolescenti e raccontare una fase insieme delicata e travolgente, di fondamentale importanza nel percorso di crescita verso l’affermazione della propria identità e la conoscenza di sé stessi. Nei primi capitoli – “Crush. La Storia di Stella”, “Crush. La Storia di Tamina” e “Crush. La Storia di Diego”, la serie ha trattato altri temi rilevanti e di stretta attualità quali quello del sexting e del cyberbullismo, dello sport come strumento di integrazione e crescita personale e delle baby gang.