Trump-effect sul mercato delle criptovalute: +20% per Bitcoin dalla rielezione del presidente secondo l’analisi di YouHodler
Bitcoin e criptovalute entrano ufficialmente nella riserva strategica degli Stati Uniti. A sancirlo è il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che il 7 marzo 2025 ha firmato un ordine esecutivo per l’istituzione di una “Strategic Bitcoin Reserve” e di una “U.S. Digital Asset Stockpile”.
Questa iniziativa, annunciata durante il Crypto Summit alla Casa Bianca, prevede la creazione di una riserva di criptovalute, utilizzando asset già in possesso del governo federale, in quanto correlati a sequestri. Non solo: per Bitcoin, si parla anche di sviluppo di strategie di acquisto a bilancio neutrale, evitando il coinvolgimento dei soldi dei contribuenti.
Come ha risposto il mercato? Dalle analisi di YouHodler, dopo l’annuncio, il valore di Bitcoin è passato in pochi giorni da 88.900 a 76.500 dollari, stabilizzandosi su quota 83.000. Questo calo è attribuibile al fatto che la riserva sarà costituita da criptovalute già confiscate, senza ulteriori acquisti sul mercato nel breve periodo, deludendo le aspettative di chi sperava in un piano di investimenti più aggressivo.
Non è la prima volta che il valore di Bitcoin si lega alla figura di Trump.
Subito dopo la rielezione di Trump a novembre 2024, Bitcoin ha registrato un aumento del 30% in una settimana, passando da 69.000 a 90.000 dollari.
Il 20 gennaio 2025, giorno dell’insediamento del Presidente degli Stati Uniti, il prezzo ha raggiunto la quota record di 109.200 dollari.
Qualche giorno prima dell’annuncio sulla riserva strategica, il 2 marzo, Trump aveva dichiarato che avrebbe incluso, oltre al Bitcoin (BTC), anche Ethereum (ETH), XRP, Solana (SOL) e Cardano (ADA). A seguito di quelle parole, il prezzo di Bitcoin era salito del 10%, raggiungendo 94.200 dollari, con ripercussioni positive anche sulle altre crypto, cresciute dal 30 al 60%.
Anche le politiche dell’amministrazione Trump hanno favorito ulteriori oscillazioni di prezzo, dal cambio dei vertici della SEC (Securities and Exchange Commission) agli ordini esecutivi a supporto delle Stablecoin, passando anche per l’abrogazione del sub-121. Tutte iniziative che hanno contribuito a legittimare le criptovalute negli Stati Uniti, rafforzandone la posizione nel panorama finanziario globale: basti pensare che, dalla rielezione di Trump ad oggi, il valore di Bitcoin è aumentato del 20,3%.
“Le recenti politiche statunitensi autorizzano un deciso ottimismo sul futuro del mercato crypto – commentano gli esperti di YouHodler – L’inclusione di Bitcoin e altre criptovalute nella riserva strategica rappresenta un punto di svolta, poiché legittima ulteriormente gli asset digitali nel contesto economico e finanziario globale.
Sebbene il mercato abbia reagito con una fase di consolidamento, la direzione intrapresa dagli Stati Uniti apre scenari di maggiore adozione istituzionale e regolatoria, rafforzando la fiducia nel lungo termine”.