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In tribunale diffuso il video dell’autopsia di Maradona


Gli organi del campione argentino Diego Armando Maradona erano il doppio del loro peso ‘normale’; il medico legale non ha dubbi: “È stato lasciato senza cure per diversi giorni”

maradona

“Il cuore pesava 503 grammi, il doppio del suo peso, aveva tre litri d’acqua nell’addome, in entrambe le pleure e nel cuore, non è normale”: i segni di un’agonia prolungata sul corpo senza vita di Diego Armando Maradona sono stati discussi e anche visionati nella sesta udienza del processo per la morte del calciatore argentino, che si è tenuta giovedì 27 marzo a Buenos Aires.

I procuratori Patricio Ferrari e Cosme Iribarren, hanno presentato infatti per la prima volta i dettagli dell’autopsia eseguita sul cadavere dell’uomo, il 25 novembre 2020. Non solo: è stato esibito il video di quell’autopsia e hanno testimoniato anche i medici forensi che l’hanno realizzata per spiegare come Diego Armando Maradona avrebbe sofferto una lunga agonia prima del suo decesso.

“MORTO PER EDEMA POLMONARE E INSUFFICIENZA CARDIACA, 10 GIORNI PER RIDURLO COSÌ”

Le immagini sono state molto forti ma, diversamente dalla precedenti, l’udienza non è stata trasmessa in diretta e quindi non sono state diffuse. Nella precedente udienza aveva fatto scandalo la foto mostrata dal Pm del cadavere di Maradona ancora nel letto e con il ventre visibilmente gonfio.

“Nel cuore abbiamo trovato un coagulo di colore rossiccio che compare solo in caso di una lunga agonia, forse anche di 12 ore, durante la quale non ha ricevuto cure”, ha infatti spiegato Carlos Mauricio Cassinelli, uno dei cinque periti che hanno firmato il referto dopo l’esame del cadavere. L’autopsia ha sostanzialmente stabilito che Diego Maradona è morto per “edema polmonare acuto secondario a insufficienza cardiaca congestizia acuta e cardiomiopatia dilatativa”. Un quadro che per i periti si è generato nel corso di diversi giorni: “Non si produce in un giorno, è un quadro che va progredendo- ha spiegato il medico legale- Si tratta di almeno 10 giorni”», ha detto Cassinelli.

“CERVELLO, CUORE E POLMONI PIENI D’ACQUA”

La testimonianza dei forensi ha in sostanza rafforzato la tesi del pubblico ministero e della querela che attribuiscono gravi responsabilità per la morte del campione allo staff medico che lo seguiva.
In dettaglio, attraverso l’analisi del corpo, si è accertato lo stato di salute dei diversi organi di Maradona: secondo l’esperto Cassinelli, la maggior parte pesava quasi il doppio di quelli ‘normali’ di un adulto. “L’esame è iniziato dalla testa. La massa cerebrale era molto congestionata, edematosa, per l’acqua- ha testimoniato- Pesava più di un cervello normale. Poi il collo: nelle cavità pleuriche abbiamo trovato del liquido, circa mezzo litro in ciascuna. Cioè i polmoni erano molto turgidi, con un peso aumentato. Erano pieni d’acqua”, ha ribadito infine il professionista.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)