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Droni contro ospedale di Kharkiv: Ucraina accusa la Russia di crimini di guerra


L’Ucraina accusa la Russia di “crimini di guerra” dopo l’attacco ad un ospedale di Kharkiv: due i morti e almeno 25 i feriti

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Non si fermano gli attacchi russi sull’Ucraina. Ieri droni di Mosca hanno colpito un ospedale a Kharkiv, la seconda città più grande del Paese. Un raid massiccio: due i morti accertati e almeno 25 i feriti. Tra questi ci sarebbe anche una ragazza di 15 anni in gravi condizioni. Come riporta il Guardian, su Telegram, lo stato maggiore dell’esercito ha affermato che “tra i feriti c’erano militari sottoposti a cure nel centro medico”. Per questo, l’Ucraina ha accusato la Russia di aver commesso un “crimine di guerra” e di “violare le norme del diritto umanitario internazionale”. Nella nota rilasciata si parla di un “bombardamento deliberato e mirato” della struttura ospedaliera.

ZELENSKY: “QUESTI MASSICCI ATTACCHI DI DRONI SONO ORMAI UNA REALTÀ QUOTIDIANA”

Su X è arrivata anche la denuncia di Volodymyr Zelensky: “Solo ieri sera, la Russia ha lanciato 172 droni d’attacco, di cui oltre 100 erano Shahed. Questi massicci attacchi di droni sono ormai diventati una realtà quasi quotidiana“.

“Oltre a ciò, ci sono continue minacce missilistiche, comprese quelle balistiche. I nostri partner devono capire chiaramente che questi attacchi non sono solo attacchi contro i civili ucraini, ma anche contro tutti gli sforzi internazionali, contro la stessa diplomazia che stiamo cercando di usare per porre fine a questa guerra. La Russia sta attaccando le posizioni di chiunque voglia porre fine a questa guerra“, ha sottolineato il presidente ucraino.

“È impossibile ignorare centinaia di Shahed ogni notte. Ci aspettiamo una risposta. Stiamo lavorando per una risposta. È necessaria una forte risposta: dagli Stati Uniti, dall’Europa, da chiunque nel mondo abbia puntato sulla diplomaziaLa Russia deve essere costretta alla pace: solo la pressione funzionerà”, ha ribadito.

Per troppo tempo, la proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco incondizionato è stata sul tavolo, senza una risposta adeguata dalla Russia. Questo la dice lunga. Ci sarebbe già potuto essere un cessate il fuoco, se ci fosse stata una vera pressione sulla Russia. Ringrazio i partner che lo comprendono e stanno portando avanti le decisioni necessarie, comprese nuove sanzioni”, ha concluso.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)