La durata di malattia rappresenta un fattore determinante per la progressione e la gravità della sindrome di Sjögren primaria
La durata di malattia rappresenta un fattore determinante per la progressione e la gravità della sindrome di Sjögren primaria (pSS). Queste le conclusioni di uno studio recentemente pubblicato su Arthritis Research and Therapy che suggerisce che l’identificazione precoce dei sintomi e l’inizio delle terapie sono indispensabili per ridurre il rischio di complicanze significative nei pazienti affetti da pSS.
Razionale e obiettivi dello studio
Già studi precedenti in letteratura hanno cercato di esplorare la possibile correlazione esistente tra l’età di insorgenza e le manifestazioni specifiche della malattia nella pSS, suggerendo che i pazienti con pSS ad esordio precoce presentano spesso un’attività di malattia più elevata e una prognosi sfavorevole, che può essere associata ad una durata della malattia più lunga e a una progressione potenzialmente più rapida. Pertanto, un focus di indagine sulla durata della malattia è di fondamentale importanza dal punto di vista clinico, in quanto la comprensione di come l’esposizione prolungata alla malattia influenzi i pazienti affetti da pSS può migliorare le conoscenze sulla progressione della malattia e informare la messa a punto di strategie di gestione più efficaci.
Nonostante l’impatto noto della pSS su più sistemi di organi, le informazioni sui fenotipi clinici nelle diverse fasi della malattia sono limitate. Con questo nuovo studio, i ricercatori hanno provato a colmare questa lacuna, valutando l’impatto della durata della malattia sui parametri clinici e immunologici su una coorte di 3978 pazienti affetti da SS, fornendo spunti critici per una diagnosi accurata e lo sviluppo di strategie terapeutiche mirate nella gestione della sindrome di Sjögren.
Disegno dello studio e risultati principali
Lo studio, avente un disegno retrospettivo, ha coinvolto 3.978 pazienti con pSS (età media [SD]: 53,1[24] anni) dell’Ospedale del Popolo dell’Università di Pechino tra gennaio 2015 e dicembre 2022. Questi sono stati classificati in cinque gruppi distinti in base alla durata della sindrome: T0 (≤ 1 anno), T1 (> 1 anno, ≤ 5 anni), T2 (> 5 anni, ≤ 10 anni), T3 (> 10 anni, ≤ 20 anni) e T4 (> 20 anni).
Dall’analisi dei dati è emerso un aumento statisticamente significativo della percentuale di pazienti con pSS con diminuzione dei globuli bianchi (WBC), in particolare: T0 (9,23%), T1 (15,40%), T2 (22,62%), T3 (20,22%), T4 (26,45%).
Anche le riduzioni dell’emoglobina (HGB) e delle piastrine (PLT) sono risultate fortemente associate all’estensione della durata della malattia (p < 0,0001).
Contemporaneamente, il coinvolgimento sistemico si è aggravato con la progressione della malattia, dato che i tassi di incidenza di manifestazioni cutanee, articolari, polmonari e del sistema nervoso sono aumentati notevolmente in ciascun gruppo.
I risultati hanno anche indicato che i pazienti con pSS a lungo termine presentavano un rischio maggiore di sviluppare condizioni di comorbidità, come diabete e tumori.
Riassumendo
In conclusione, la durata della malattia rappresenta un elemento chiave nella prognosi dei pazienti affetti da pSS. Con l’aumentare della durata della malattia, si assiste ad una intensificazione del coinvolgimento sistemico, comprese le anomalie ematologiche, la disfunzione polmonare e renale e le complicanze neurologiche.
Questi risultati evidenziano l’importanza di una diagnosi precoce, di un monitoraggio continuo e di interventi tempestivi per prevenire o ridurre al minimo il danno multiorgano nei pazienti affetti da pSS.
I prossimi studi, aggiungono i ricercatori, dovrebbero concentrarsi sull’ampliamento di queste conoscenze per sviluppare strategie terapeutiche personalizzate che rispondano alle esigenze specifiche dei pazienti nelle varie fasi della malattia.
Approfondendo lo studio dei profili immunitari e delle traiettorie cliniche dei pazienti affetti da pSS in diverse fasi della malattia, sarà allora possibile ottimizzare l’assistenza ai pazienti e migliorare gli outcome a lungo termine.
Bibliografia
Wu, J et al. Impact of disease duration on systemic clinical profile in Sjogren’s syndrome. Arthritis Res Ther 27, 39 (2025). https://doi.org/10.1186/s13075-025-03490-2
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