Terremoto in Myanmar, nuove scosse fino a magnitudo 5.1. Si cercano ancora i dispersi: sono 1644 le vittime accertate, 17 a Bangkok
Nel Myanmar si continua a scavare tra le macerie alla ricerca di sopravvissuti al terremoto che venerdì ha distrutto edifici, danneggiato strade, ponti ed è stato avvertito anche nei territori adiacenti. Dopo le scosse di 7.7 e 6.4, la terra è tornata a tremare. L’istituto geosismico americano (Usgs) ha registrato un sisma di magnitudo 5.1 nei pressi della capitale Naypyidaw. Scossa preceduta da un’altra di 4.2 registrata a Shwebo, a circa 70km a nord di Mandalay, la regione più colpita. Proprio da un edificio della zona, nella notte è stata estratta viva una 30enne dopo 30 ore passate sotto le macerie.
Il terremoto ha già ucciso 1644 persone, 17 a Bangkok in Thailandia. Secondo le autorità del Paese, sarebbero circa 2.376 i feriti. Si teme che il numero delle vittime possa salire ulteriormente. Il Regno Unito ha promesso 10 milioni di sterline in aiuti umanitari per sostenere le persone colpite. La cifra sarà destinata alle forniture di cibo e acqua e alle medicine.
SOSPESE LE OPERAZIONI MILITARI NEL PAESE TRA IL GOVERNO DI UNITÀ NAZIONALE E LA GIUNTA MILITARE CHE GUIDA IL PAESE DAL 2021
In questa situazione, la giunta militare che governa il Myanmar ha continuato a condurre attacchi aerei sulle zone controllate dai ribelli. Dal 2021 è in atto una guerra civile, scoppiata dopo un colpo di stato.
Nelle ultime ore, però, il governo ombra di unità nazionale che coordina la lotta contro la giunta militare ha emesso “una direttiva speciale che ordina alla Forza di difesa popolare (PDF) e all’Organizzazione di difesa popolare (PDO) di sospendere tutte le operazioni militari offensive, ad eccezione delle azioni difensive, per un periodo di due settimane nelle aree colpite dal terremoto e nei distretti correlati“.