Per la prima volta in volume, tre monologhi scritti, vissuti e interpretati da Mauro Covacich in un viaggio letterario tra Trieste e gli scrittori che l’hanno resa immortale
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«Svevo, Joyce, Saba: il viaggio di Mauro Covacich attraverso i tre scrittori diventa una sorta di autobiografia per procura. Forse anche un modo per capire perché, pur da lontano, non ha mai smesso di scrivere a partire da Trieste.» – Federica Manzon, Tuttolibri
Le manie, l’umanità, gli autentici colpi di genio di tre giganti della letteratura del Novecento: Italo Svevo, che impara l’italiano sui libri di scuola; James Joyce, che durante i lunghi anni trascorsi a Trieste parla e canta nel dialetto locale; Umberto Saba, che dedica i suoi versi più belli a una città che gli sarà sempre stretta. Tre atti a formare la biografia di una città, un viaggio che attraversa tre stagioni letterarie affini ma allo stesso tempo distanti e diverse, tutte con al centro il capoluogo giuliano.