Ataciguat, un nuovo derivato dell’acido antranilico, può rallentare in modo sicuro la progressione della calcificazione valvolare e ritardare la necessità di intervento
Ataciguat, un nuovo derivato dell’acido antranilico, può rallentare in modo sicuro la progressione della calcificazione valvolare e potenzialmente ritardare la necessità di intervento nei pazienti con stenosi aortica fibrocalcifica, secondo nuovi dati di fase II pubblicati su “Circulation”.
Studi recenti, come EARLY TAVR, AVATAR e RECOVERY, hanno evidenziato promettenti risultati anche in individui asintomatici. Tuttavia, i progressi nei farmaci per prevenire il peggioramento della calcificazione sono stati limitati. Molti pazienti passano anni in valutazione, aspettando di sottoporsi a una procedura senza avere nulla che possa prevenire la progressione della loro malattia.
I farmaci attivatori della guanilato ciclasi solubile
Ataciguat appartiene alla classe dei farmaci attivatori della guanilato ciclasi solubile (sGC), precedentemente studiati per l’angina e la malattia arteriosa periferica, entrambi con risultati negativi.
Si tratta di una classe di farmaci che agisce stimolando l’enzima guanilato ciclasi solubile, il quale è responsabile della produzione di guanosina monofosfato ciclico (cGMP). Questo processo è fondamentale per la segnalazione dell’ossido nitrico (NO), che svolge un ruolo cruciale nella vasodilatazione e nella riduzione dello stress ossidativo e meccanico vascolare.
Un esempio di farmaco attivatore della sGC è il vericiguat, utilizzato nel trattamento dello scompenso cardiaco. Vericiguat agisce aumentando l’affinità della sGC per il NO, migliorando così la produzione di cGMP e contribuendo alla riduzione del tono vascolare arterioso e alla prevenzione dell’ipertrofia e del rimodellamento ventricolare.
Un altro esempio è il riociguat, impiegato nel trattamento dell’ipertensione polmonare cronica tromboembolica (CTEPH) e dell’ipertensione arteriosa polmonare (PAH). Riociguat migliora l’emodinamica vascolare polmonare e la capacità di esercizio fisico dei pazienti, agendo sia in sinergia con il NO endogeno sia indipendentemente da esso.
Questi farmaci rappresentano un’importante innovazione terapeutica per diverse patologie cardiovascolari, offrendo nuove possibilità di trattamento per pazienti con condizioni difficili da gestire con le terapie tradizionali.
Effetti clinici e considerazioni sul farmaco
Nel loro studio di fase II su 33 pazienti con stenosi aortica fibrocalcifica da lieve a moderata, i ricercatori, guidati da Jordan D. Miller, della Mayo Clinic di Rochester, hanno rilevato una riduzione del 69,8% della progressione della calcificazione della valvola aortica con ataciguat (200 mg al giorno) rispetto al placebo a 6 mesi, una differenza che ha mancato di poco la significatività statistica (P = 0,051).
Inoltre, vi è stata una progressione significativa della calcificazione dal basale a 6 mesi nel gruppo placebo (P < 0,01) ma non nel gruppo ataciguat (P = 0,12), e l’analisi CT ha suggerito un maggiore beneficio ricavato dal farmaco negli uomini rispetto alle donne.
I pazienti che hanno ricevuto il farmaco hanno riportato una migliore funzione cardiaca, con minori aumenti dell’indice di massa ventricolare sinistra e riduzioni della funzione sistolica ventricolare sinistra rispetto a coloro che hanno ricevuto il placebo.
Gli effetti collaterali rilevati con ataciguat sono apparsi paragonabili a quelli del placebo, senza che i partecipanti agli studi di fase I abbiano interrotto il farmaco. Nessuna ricerca precedente ha identificato segnali preoccupanti con questo farmaco.
Prospettive future e studi di fase III
Miller ha dichiarato che, sebbene questi dati siano relativamente preliminari, ataciguat sembra poter essere un’opzione per la maggior parte dei pazienti con stenosi aortica documentata, anche quelli con anatomia bicuspide e tricuspide.
Potrebbe esserci una significativa interazione con il warfarin, ma con l’avvento di altri farmaci antitrombotici, «si prevede che la popolazione interessata sarà relativamente piccola».
Miller ha riferito che sono in corso studi di fase III con ataciguat e spera che questi studi possano portare a un trattamento di prima classe per i pazienti con questa malattia.
Bibliografia:
Zhang B, Enriquez-Sarano M, Schaff HV, et al. Reactivation of Oxidized Soluble Guanylate Cyclase as a Novel Treatment Strategy to Slow Progression of Calcific Aortic Valve Stenosis: Preclinical and Randomized Clinical Trials to Assess Safety and Efficacy. Circulation. 2025 Feb 24. doi: 10.1161/CIRCULATIONAHA.123.066523. Epub ahead of print. leggi