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Migranti in Albania con le fascette ai polsi, Piantedosi rivendica la scelta


L’impiego di fascette utilizzate durante il trasferimento di 40 migranti italiani verso l’Albania è “una pratica normalissima”: lo ha detto il ministro dell’Interno Piantedosi

piantedosi

L’impiego di fascette utilizzate durante il trasferimento di 40 migranti italiani verso l’Albania è “una pratica normalissima, che fa parte di procedure usate dagli operatori. Non ne prendo le distanze, anzi, rivendico e condivido“. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel corso della conferenza stampa conclusiva della riunione dei ministri del Med 5, che si è tenuta nel Palazzo Reale di Napoli.

Ieri, dopo l’arrivo dei migranti, si erano sollevate alcune polemiche per il fatto che fossero arrivati “ammanettati”. Piantedosi ha spiegato che è stata fatta una valutazione “anche in relazione agli elementi di pericolosità presunta dei soggetti”, dal momento che tra le 40 persone trasportate c’erano “cinque casi di condanne per violenze sessuali, un caso di tentato omicidio, precedenti per armi, reati contro il patrimonio, furti, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali”. Il fatto di aver utilizzato le fascette nel momento dello spostamento metteva in salvo le forze dell’ordine dal rischio di aggressione.

IL RISCHIO PER LE FORZE DELL’ORDINE

I 40 migranti nei cui confronti sono state utilizzate delle fascette durante il trasferimento verso l’Albania sono “persone che venivano trasferite in condizione di limitazione della libertà personale. Tra i motivi per cui si predispongono c’è la necessità di proteggere gli operatori di polizia“. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel corso della conferenza stampa conclusiva della riunione dei ministri del Med 5, che si è tenuta nel Palazzo Reale di Napoli.

“Avremmo dovuto quadruplicare il numero delle persone in accompagnamento, impiegare un’altra nave, sarebbe stato un trasferimento costoso e – ha aggiunto – ci avreste accusato di spendere troppi soldi“.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)