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Dermatite atopica: designazione fast track per rezpegaldesleukin


Dermatite atopica:  la FDA ha concesso la designazione fast track a rezpegaldesleukin, un nuovo farmaco sperimentale con un inedito meccanismo d’azione

Negli adulti affetti da dermatite atopica da moderata a grave l'anticorpo monoclonale sperimentale amlitelimab ha migliorato significativamente i segni e i sintomi della malattia

Grazie a risultati positivi di fase Ib, la FDA ha concesso la designazione fast track a rezpegaldesleukin, un nuovo farmaco sperimentale con un inedito meccanismo d’azione, per il trattamento dei pazienti a partire dai 12 anni di età affetti da dermatite atopica da moderata a grave la cui malattia non è stata adeguatamente controllata dalle terapie topiche.

Come comunicato dalla compagnia sviluppatrice Nektar Therapeutics, rezpegaldesleukin (REZPEG) è un’interleuchina (IL)-2 umana sperimentale ricombinante coniugata a polimeri che ha come bersaglio il complesso recettoriale IL-2, allo scopo di stimolare la proliferazione delle cellule T regolatorie (T-reg) senza attivazione delle cellule T effettrici e sfruttarla terapeuticamente. Il potenziamento della funzione Treg è una nuova strategia terapeutica per ripristinare l’omeostasi immunologica.

«Altri biologici come dupilumab, lebrikizumab e tralokinumab hanno come bersaglio specifico i recettori della IL-13 a valle delle risposte delle cellule T-helper 2, che sono dominanti in molti tipi di dermatite atopica» ha spiegato Jonathan Zalevsky, responsabile della ricerca e sviluppo di Nektar. «REZPEG è una molecola completamente diversa, infatti è un agonista e non un antagonista e, in quanto tale, stimola le cellule T regolatorie bloccando l’infiammazione che si verifica nel derma dei pazienti con dermatite atopica».

L’efficacia e la sicurezza del farmaco sono state dimostrate in uno studio di fase Ib, in doppio cieco e controllato con placebo. Le dosi utilizzate, somministrate per via sottocutanea ogni 2 settimane fino a 12 settimane, includevano 12 µg/kg (n=16, età media 47,9 anni, 68,8% donne) o 24 µg/kg (n=17, età media 37,5 anni, 41,2% donne) di REZPEG oppure placebo (n=10, età media 42,5 anni, 60% donne).

Risultati preliminari molto promettenti
I miglioramenti percentuali della media dei minimi quadrati rispetto al basale fino a 12 settimane nei punteggi dell’Eczema Area and Severity Index (EASI) erano pari all’83% per il gruppo 24 µg/kg, al 65% per il gruppo 12 µg/kg e al 47% con il placebo.

Le percentuali di pazienti che hanno ottenuto una diminuzione di almeno il 75% rispetto al basale nei punteggi EASI (EASI 75) alla settimana 12 erano pari al 41% nel gruppo 24 µg/kg, al 25% nel gruppo 12 µg/kg e al 20% con il placebo.

I miglioramenti percentuali della media dei minimi quadrati rispetto al basale fino a 12 settimane nei punteggi della superficie corporea (BSA) interessata dalla dermatite atopica erano pari rispettivamente al 72%, al 55% e al 36%.

Le percentuali di pazienti che hanno ottenuto una riduzione dei punteggi del Daily Quality of Life Index (DLQI) di almeno 4 punti rispetto al basale fino alla settimana 12 erano rispettivamente del 75%, 46% e 30%. Miglioramenti simili sono stati osservati anche nei punteggi convalidati dell’Investigator Global Assessment e dell’Itch Numeric Rating Scale.

Hanno manifestato eventi avversi emergenti dal trattamento il 76,5% del gruppo 24 µg/kg, il 62,5% del gruppo 12 µg/kg e l’80% del gruppo placebo, tutti eventi di entità da lieve a moderata nei bracci di trattamento e prevalentemente reazioni nel sito di iniezione.

I dati indicano un mantenimento dell’efficacia nel tempo
Anche l’attività clinica era dose-dipendente, ha osservato Zalevsky, con un inizio di efficacia molto più rapido rispetto ai biologici anti-IL-13. Inoltre, ancora più importante, nonostante il trattamento sia stato interrotto a 12 settimane, questi risultati si sono mantenuti per le 36 settimane successive.

Ad esempio, le riduzioni percentuali medie rispetto all’EASI basale a 48 settimane erano pari all’83,37% per il gruppo 24 µg/kg, al 71,81% per il gruppo 12 µg/kg e al 32,67% per il gruppo placebo. Le riduzioni percentuali medie della BSA rispetto al basale a 48 settimane erano rispettivamente dell’81,73%, del 62,83% e del 25%. Le percentuali di pazienti che hanno risposto al DLQI alla settimana 48 erano pari rispettivamente al 55,6%, al 25% e al 33,3%.

Per il prossimo trial di fase IIb, Nektar Therapeutics ha completato l’arruolamento di 396 pazienti per valutare i miglioramenti medi nei punteggi EASI a 16 settimane, oltre ai punteggi convalidati dell’Investigator Global Assessment e dell’Itch Numeric Rating Scale. Dopo un periodo di induzione di 16 settimane, i partecipanti con una diminuzione di almeno il 50% nei punteggi EASI potranno restare nello studio per la fase di mantenimento di 52 settimane. Seguirà il trattamento una volta al mese o una volta ogni 3 mesi.

I primi dati del periodo di induzione sono previsti entro la fine del prossimo giugno, a cui seguirà un percorso di registrazione che include un incontro con la FDA per presentare i risultati completi della sperimentazione.

Referenze

Silverberg J et al. Efficacy and Safety of Single Agent Rezpegaldesleukin, A Selective Regulatory T-Cell-Inducing Interleukin-2 Conjugate, in the Treatment of Atopic Dermatitis: Final Results from a Randomized Phase 1b Study. Presented at: 2023 EADV Congress, Oct. 11-14, 2023; Berlin.